Scritto da © Ezio Falcomer - Mar, 30/08/2016 - 03:07
Scrivere è come fare l'amore, con un clangore cerebrale, che ti senti cardinale. Una libido ancestrale. Un vivere claustrale in uno stabbio animale di pixel e carta. Scrivere è un vivere da maiale in calore non dozzinale. Un'elettrica centrale, un po' eretica e infida, che ti porta ad avventure di rabbia, amore, estenuazione, fino all'estinzione. Scrivere `è come fare zazen, lasciare andare senza fren la scabbia ventricolare, senza respingere il dolore, senza afferrare il piacere. Scrivere è un donare senza pretesa di contraccambio, seminare in un campo. "Se pareba boves, / alba pratàlia aràba / et albo versorio teneba / et negro semen seminaba". Araba ricerca di prove, aspersorio che diffonde biada agli indigenti del cuore. Scrivere mushotoku, con il culo sullo zafu, mangiando solo tofu, immergendosi nell'inconscio come su un batiscafo. Scrivere è incontrare il Buddha nella suburra labirintica della biblioteca universale. Dharma intertestuale dove sciogliere la Dukkha, come un pirata di Tortucca che smette di combattere. Scrivere. E`respirare.
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