Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 06/01/2018 - 13:51
Sa di salsedine e ruggine
il canto del mio oceano dentro.
Sa d'impostura e mascheramento.
Il dolore senza pelle, che si squaglia
come lisciva e grasso...
Ah, la grande epopea del dolore...
che rade a zero ogni giardino fatato.
Un freddo da steppa mongola.
Un silenzio gotico da casa maledetta.
Posso solo più farti mangiare ricordi
o il muto gioco dell'ombra sul muro.
Muto.
Pellagra del tempo.
il canto del mio oceano dentro.
Sa d'impostura e mascheramento.
Il dolore senza pelle, che si squaglia
come lisciva e grasso...
Ah, la grande epopea del dolore...
che rade a zero ogni giardino fatato.
Un freddo da steppa mongola.
Un silenzio gotico da casa maledetta.
Posso solo più farti mangiare ricordi
o il muto gioco dell'ombra sul muro.
Muto.
Pellagra del tempo.
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