Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 03/09/2016 - 00:48
Padmasambhava... Padma Sambava Citta da lontano. Sambava solamente! Ma, da vicino, era Maha, era Sànghika: una Saraswati da urlo, una Deva gnocca, con l'aria da apparente Benarespensante Mahayanica. Di sicuro, non te la Deva facilmente, soprattutto a gente come me che ero un Paria venù dall'Aria. Era inquieta, Padma, si riempiva di pastiglie di QuieTamil, di Bombay di oppio e coca. Era pure lotofaga. Pareva una Deva Kalimerica, Visnuntuosa e molto, molto laShiva! Mi sGaneshavo dalle risate, a parlarci assieme. Krishna santo, quanto mi sGaneshavo! Ma mi disse: "E’ ora che Theravada via, mio padre Brhama vedermi prima di mezzanotte. Facciamoci questa ultima Perhala e poi tornatene a Gandahara".
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