Scritto da © Ezio Falcomer - Ven, 16/12/2016 - 15:14
Buongiorno amica fragilità.
Tutte le mie navi sono affondate.
Sono libero e vulnerabile.
Inaddomesticabile.
Vaneggiamento di stanchezza.
Vagito al bianco languore.
Vecchio priore.
Lentiggini e venature
sul tetto,
Palizzata in disuso.
Troppe epoche finite.
Autunno diafano.
Solstizio di respiro corto.
Sonnecchio.
E' un poeta un poco smorto.
Un morto molto esperto
di esplosioni e incendi.
Depongo il coltello d'assalto.
Corteccia che si volge in segatura.
Un romanzo che non inizia.
Sta vigilia solstizia
mi sa
che la passo
con quella scrofa di Mestizia.
Tutte le mie navi sono affondate.
Sono libero e vulnerabile.
Inaddomesticabile.
Vaneggiamento di stanchezza.
Vagito al bianco languore.
Vecchio priore.
Lentiggini e venature
sul tetto,
Palizzata in disuso.
Troppe epoche finite.
Autunno diafano.
Solstizio di respiro corto.
Sonnecchio.
E' un poeta un poco smorto.
Un morto molto esperto
di esplosioni e incendi.
Depongo il coltello d'assalto.
Corteccia che si volge in segatura.
Un romanzo che non inizia.
Sta vigilia solstizia
mi sa
che la passo
con quella scrofa di Mestizia.
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