Scritto da © Ezio Falcomer - Gio, 13/12/2018 - 22:01
Io non sono forte.
Sono un mesciato di deboli teorie.
un incrocio di fragili intonaci.
Sbriciolarmi è il mio forte.
Sbriciolarmi poetando.
Dileguarmi tacendo.
Leggendo.
Non so fare altro.
La vita è fatica. E raro piacere.
È il visto, già visto, rivisto.
Non leggermi se ti rattristo.
Io non sono forte.
Ne ho prese di botte.
Taccio, cammino radente i muri.
Sono un mesciato di deboli teorie.
un incrocio di fragili intonaci.
Sbriciolarmi è il mio forte.
Sbriciolarmi poetando.
Dileguarmi tacendo.
Leggendo.
Non so fare altro.
La vita è fatica. E raro piacere.
È il visto, già visto, rivisto.
Non leggermi se ti rattristo.
Io non sono forte.
Ne ho prese di botte.
Taccio, cammino radente i muri.
Andar per tratturi, inspirando letame.
Bere un'altra primavera.
Ci sta?
Squagliarmi al sole freddo
delle cime ventose.
Bere un'altra primavera.
Ci sta?
Squagliarmi al sole freddo
delle cime ventose.
La primavera non esiste.
È un 'invenzione dei morti novembrini.
Del gelo natalizio.
Dietro la primavera
c'è il vomito
sul pavimento di un ospizio.
Prima della primavera
viene la vita umana,
lancinante allegoria.
Grumo di vite storte.
Già.
Io non sono forte.
È un 'invenzione dei morti novembrini.
Del gelo natalizio.
Dietro la primavera
c'è il vomito
sul pavimento di un ospizio.
Prima della primavera
viene la vita umana,
lancinante allegoria.
Grumo di vite storte.
Già.
Io non sono forte.
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