Scritto da © Ezio Falcomer - Mar, 13/09/2016 - 02:36
Ho iniziato a bloggare dieci anni fa senza sapere a che servisse. ma forse era perché dovevo imparare a fare il padre e a baccagliare in maniera non convenzionale. Inoltre dovevo curarmi dal disturbo mentale. La parola d'ordine era teatralizzarmi nella scrittura. portare all'estremo le viscere, essere lo scemo e il saggio del villaggio al contempo. Ero un rudere già allora, sfasciato dalla vita, un Forrest Gump, un Lebowski, un Candido e ingenuo in salsa volterriana, una Jessica Rabbitt al maschile. Scontavo anni di clausura in casa e in clinica psichiatrica. tutto il letame e l'oro che avevo dentro li trasformavo in pirotecnìa linguistica e, più tardi, vocale e recitativa. L'asociale socializzava, finalmente. Fragile istrione e narciso, mi esibivo alla disperata, senza pianificazione.
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