Scritto da © Ezio Falcomer - Gio, 10/01/2019 - 18:40
Fratello becco e sorella cruna,
dal mondo siam passati senza nessuna
traccia lasciar (a parte una macchia
di sugo sulla canottiera) o vacca
accompagnar di là dalla frontiera.
dal mondo siam passati senza nessuna
traccia lasciar (a parte una macchia
di sugo sulla canottiera) o vacca
accompagnar di là dalla frontiera.
Sulle due rive il fronte si snodava.
C'era chi tifava per la penicillina,
chi invece per affidare tutto
alla preghiera.
C'era chi tifava per la penicillina,
chi invece per affidare tutto
alla preghiera.
E sul far della sera il volto della luna
s'ibridava con la nuvolaglia.
E i tantrici versi della cornacchia
s'incrociavano con i singulti
della corriera.
s'ibridava con la nuvolaglia.
E i tantrici versi della cornacchia
s'incrociavano con i singulti
della corriera.
Fratello becco e sorella cruna,
in che mondo siam nati.
A fare che cosa dico io?
Noi, pazzi e avvinazzati,
infingardi e immaginosi.
Meritavamo, nella città di Dite,
chiusi nella fossa, sgranocchiar
lucertole e pasteggiar con Calvadossa.
in che mondo siam nati.
A fare che cosa dico io?
Noi, pazzi e avvinazzati,
infingardi e immaginosi.
Meritavamo, nella città di Dite,
chiusi nella fossa, sgranocchiar
lucertole e pasteggiar con Calvadossa.
»
- Blog di Ezio Falcomer
- 930 letture