Scritto da © Ezio Falcomer - Gio, 03/01/2019 - 08:30
Fa' piano che l'anno ancora dorme
e lucida le tue labbra per una festa
senza dolore; con gaia malinconia.
Prendi questo treno che ti porta
a nostalgie di estuari senza più
spavento. Che il vento ci colga qui,
dormienti, illanguiditi dal poco vino
dentro un cartone; perplessi
da un temporale fuori stagione,
da un muro baciato con la fronte.
e lucida le tue labbra per una festa
senza dolore; con gaia malinconia.
Prendi questo treno che ti porta
a nostalgie di estuari senza più
spavento. Che il vento ci colga qui,
dormienti, illanguiditi dal poco vino
dentro un cartone; perplessi
da un temporale fuori stagione,
da un muro baciato con la fronte.
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