Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 12/01/2019 - 10:10
È un venerdì di luce fredda.
E il fuoco dei cieli
se l'è bevuto la vite.
Le suole sono macchiate
di sabbia e merda di cane.
Una pizza non ce la fa
ad arrivare fin qui.
Scorro le righe come fossero garze
per il mio sangue dagli occhi.
Se esplode la casa,
sicuro che non mi salvo.
I miei angeli sono al tappeto,
sfiniti,
m'hanno coperto il culo per decenni.
Le borse di plastica le colleziono tutte.
Un giorno verrà primavera
e troverò delle scuse
per proseguire la mia nausea.
Conto sui tramonti,
Farò un salto alla Coin.
Puoi comprare anonimo.
E servirti da solo.
Le commesse mi paralizzano.
E il fuoco dei cieli
se l'è bevuto la vite.
Le suole sono macchiate
di sabbia e merda di cane.
Una pizza non ce la fa
ad arrivare fin qui.
Scorro le righe come fossero garze
per il mio sangue dagli occhi.
Se esplode la casa,
sicuro che non mi salvo.
I miei angeli sono al tappeto,
sfiniti,
m'hanno coperto il culo per decenni.
Le borse di plastica le colleziono tutte.
Un giorno verrà primavera
e troverò delle scuse
per proseguire la mia nausea.
Conto sui tramonti,
Farò un salto alla Coin.
Puoi comprare anonimo.
E servirti da solo.
Le commesse mi paralizzano.
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