Scritto da © Alexis - Ven, 30/07/2010 - 18:18
Ecco la mia ultima "fatica". Qui ho condensato ed espresso il mio senso del Tempo nelle forme che mi venivano suggerite a mano a mano dalle percezioni quasi inconsce della mente subito trasferite alle mani, senza filtri. Eh sì, perché è un po' uno stato di trance quello che pervade il disegnatore quando si mette all'opera. Esiste soltanto lui, le sue idee e la sua creatura.
Sono abbastanza fiera di questo lavoro, lo trovo uno dei più completi degli ultimi tempi e mi soddisfa sia dal punto di vista del tratto che dell'utilizzo dei colori. Ma ho ancora molta strada da fare, di questo ne sono certa! Intanto, spero, come sempre, che lo apprezziate.
Alexis, Essere e Tempo, matite e penne su carta, 2010.
Delucidazioni e divagazione speculativa:
Il titolo, per la prima volta, calza a pennello con quanto avevo intenzione di rappresentare, anche se ovviamente è venuto dopo aver terminato il disegno. Qui tratto di Essere e tratto anche di Tempo, l'Essere in quanto divenire umano e storico[i riferimenti provate a coglierli da voi! :)] ed il Tempo in quanto culla entro il quale questo divenire si manifesta di volta in volta. È come se noi stessi fossimo fatti di Tempo. Il nostro divenire, il nostro esistere attimo dopo attimo è puro Tempo che si materializza, che prende forma. Siamo noi ed il mondo fisico la rappresentazione storica ed effettiva del Tempo. Se non esistesse la Vita con la sua evoluzione, probabilmente nemmeno il Tempo avrebbe modo di manisfestarsi e nemmeno l'Essere in fondo, ne verrebbe bloccata la potenzialità dinamica a favore di una staticità immota, una sorta di principio primo che non varrebbe a nulla poiché nessuno potrebbe coglierlo. Questo movimento, questo divenire continuo, questo farsi Tempo ci rende un tutt'uno con Esso e con il Cosmo.
Alexis
30.07.2010
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