Scritto da © Franca Figliolini - Dom, 01/05/2011 - 06:30
tutto ciò che è esile
filiforme
e scompare inghiottito nelle pieghe delle nuvole
là dove si pensa
potrebbe affacciarsi il sole,
spada fotonica rutilante
sole,
finalmente: allora adesso andiamo, tu ed io
andiamo davvero, dico
ché sono stufa di essere intrappolata
in questo ciclo di resurrezione e morte
in stretto ordine
di comparizione
stufa d'essere un prudente Mitridate
accettare la mia dose di veleno quotidiano
in attesa della grande avvelenatura
laddove il brodo primordiale inacidisce
e non germina
niente
niente nucloetidi, enzimi, coacervati
niente me
e soprattutto, soprattutto, niente te che mi guardi
e mi soffi la vita
nella bocca inerte
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