Scritto da © erremmeccì - Mer, 12/09/2012 - 14:13
La prima volta che
per te
ho versato lacrime
ero per strada:
amaro responso risuonava
ancora nelle orecchie
a me
e a chi,
con me,
ti ha dato questa vita
e questo volto,
insostituibili.
Frastornati
da un traffico convulso,
urtati
da ignari passanti,
camminavamo
l’una un po’ più indietro dell’altro,
assorti nei nostri pensieri.
Un pianto improvviso,
sconsolato,
mi gorgogliò,
ad un tratto,
nella gola:
immagini
provenienti da un futuro
ancora sconosciuto
mi vennero incontro
insieme con i primi fanali accesi delle auto.
Guardai il tuo piccolo viso e le braccia
che circondavano il collo di tuo padre:
sembravi pensosa
ma forse
eri solo un po’ stanca.
In quel momento
davvero
sei stata
per la prima volta
mia figlia.
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