Scritto da © erremmeccì - Dom, 17/05/2015 - 14:35
Canti e voli di uccelli
dentro teche di ghiaccio
i nostri giorni
lacrima, goccia a goccia,
il gelo
e scioglie in parole il nodo
stretto all’epiglottide
non v’è segno
-non più- delle orme
lungo la strada che fu pietre calde
di sole e fili d’erba ostinati
ed è terra dura, adesso, impregnata
di sbigottimento
attendiamo
nella luce d’ossido che immobilizza
il giorno
l’avventarsi dell’onda di piena
sorrisi adorneranno,
come rubini, i nostri volti
quando sarà passata.
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