Scritto da © erremmeccì - Ven, 14/12/2012 - 14:40
È qui
dove i frangenti
precipitano
sui frangenti
nelle fosche giornate
d’inverno,
dove i gatti miagolano
nel buio
delle stradine silenziose ,
dove una volta c’era
un giardino antico
d’erbe inselvatichite
dagli anni
(svettava allora
l’eucalyptus
e forte scrollava
la chioma secolare
nelle notti di burrasca),
è qui
dove l’eterna canzone
del mare
accompagna i passi
di chi amo
che il mio cuore
ha preso dimora.
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