Scritto da © erremmeccì - Mer, 13/03/2013 - 14:41
Snella
la giovane donna
dai fini capelli
raccolti sulla nuca
pedala
in mezzo al rilassato
traffico domenicale.
Soffi freddi
di vento
agitano palme
vagamente incongrue
sul lungomare
deserto.
Un cane
dal bruno muso appuntito
strattona il guinzaglio,
che un’intirizzita mano
tiene a fatica.
Da dove viene
questa pace
lieve,
della soffice consistenza
di una nuvola,
di un candido sbuffo di talco
che immotivata
mi palpita dentro
attorno?
Grosse gelide
gocce
rigano il parabrezza.
Non ho mai trovato
triste
la pioggia.
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