Scritto da © erremmeccì - Mar, 31/12/2013 - 15:36
L’ombra
l’ombra persino mi è cara
la tua ombra
che accarezza la strada
nella purezza del mattino
e poco importa
che non sia più
( non solo )
la sostanza di frutto
dolce e asprigno
delle tue labbra,
la memoria del tocco
ruvido
( d’oro però erano le radici )
della barba
a piegarmi le ginocchia.
Canna forte
e cedevole
sotto l’urto di ogni maestrale
è un lungo amore.
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