Scritto da © erremmeccì - Gio, 26/12/2013 - 15:34
Poco più di vent’anni
fra i capelli castani
e mia madre
col vestito bianco di lino
insieme
siamo partite
e la meta era ad est
ad est di un sogno,
alla radice d’un desiderio.
La Grecia ci ha ricevute
arroventata dal sole
aspra
di rocce e lentischi
liquida d’onde e di nubi.
Timore
oscuro allarme del sangue
nel varcare la Porta dei Leoni
e nell’ascesa
al santuario del dio dall’arco infallibile,
fra le balze montane di Delfi.
Abbagliavano
le colonne del tempio di Poseidone
e vorticava il cielo
il mare
a Capo Sunio.
Suprema esperienza dell’io
l’incontro
coll’erto bastione,
acropoli di rovine
come ossa
candide
e il disco del sole
su Atene
sul mondo.
Caldo era il vento
quel giorno
nugoli di polvere
sbatteva
in faccia alla gente,
i battiti accelerava
di un cuore
ignaro.
Nella foto, un sorriso accecato.
fra i capelli castani
e mia madre
col vestito bianco di lino
insieme
siamo partite
e la meta era ad est
ad est di un sogno,
alla radice d’un desiderio.
La Grecia ci ha ricevute
arroventata dal sole
aspra
di rocce e lentischi
liquida d’onde e di nubi.
Timore
oscuro allarme del sangue
nel varcare la Porta dei Leoni
e nell’ascesa
al santuario del dio dall’arco infallibile,
fra le balze montane di Delfi.
Abbagliavano
le colonne del tempio di Poseidone
e vorticava il cielo
il mare
a Capo Sunio.
Suprema esperienza dell’io
l’incontro
coll’erto bastione,
acropoli di rovine
come ossa
candide
e il disco del sole
su Atene
sul mondo.
Caldo era il vento
quel giorno
nugoli di polvere
sbatteva
in faccia alla gente,
i battiti accelerava
di un cuore
ignaro.
Nella foto, un sorriso accecato.
* Questo componimento è frutto della rielaborazione di un altro, già pubblicato in questo sito con il titolo "Le forme dello spirito II".
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