Scritto da © erremmeccì - Mar, 18/12/2012 - 23:44
Sfarfallìo di colombi
in fuga dalla palma
sottile,
alta nell'aria
chiara del mattino.
Come falde larghe
e leggere di neve,
si posano al suolo
sui cornicioni
sui davanzali
sulla ringhiera
di questo balcone
dal quale era bello
allora sporgersi
per chiamarti
per vedere
i tuoi occhi di bambina
volgersi in alto
smarriti
e poi ridenti
di semplice gioia.
Ma è passato
quel tempo
e solamente l’occhio
ottuso rotondo
di un grigio volatile
di città
mi guarda ignaro
in questa mattina
così prossima
ad un altro Natale.
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