Scritto da © erremmeccì - Ven, 19/10/2012 - 17:02
Strano -
come strana
e incomprensibile
è,spesso,la vita-
che la prima immagine
di lui
che mi viene in mente,
non sia quella d’oggi
di un uomo incupito
dalle avversità dell’esistenza
e neanche quella
sorridente serena
dei suoi anni migliori.
Subito, invece,
mi compare davanti
uno sguardo adolescente
nella cornice brunita
di una grande foto
all’ingresso della vecchia
casa di campagna
della nonna:
il ritratto
del partigiano diciassettenne
che fu mio padre.
Il volto affilato,
il collo fragile,
la camicia aperta sul petto,
la scritta
“Volontari della libertà” ...
Da una lontananza infinita
mi parla ancora
quel sorriso incerto
di ragazzo,
chiude il cerchio del nostro
reciproco conoscerci.
Da qualche parte
c’è ancora
quella vecchia foto ...
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