Scritto da © erremmeccì - Mar, 30/06/2015 - 14:42
Tingono i fiori della jacaranda
il cielo, il viale
graffia
e dilaga
sul cruscotto musica
e note e fiori tirano l’ordito
d’idee nomadi
[atemporalità percettiva
nel celeste-acquarello del mattino]
ahi, come stridono i freni nella curva
e come stride ancora l’eco
di parole
lontane ormai,
sentenza inappellabile
dissonanza
e rigurgito di pena.
Tingono i fiori della jacaranda
il cielo, il viale
graffia
e dilaga
sul cruscotto musica
e note e fiori tirano l’ordito
d’idee nomadi
[atemporalità percettiva
nel celeste-acquarello del mattino]
ahi, come stridono i freni nella curva
e come stride ancora l’eco
di parole
lontane ormai,
sentenza inappellabile
dissonanza
e rigurgito di pena.
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