Scritto da © Eleonora Callegari - Gio, 06/07/2017 - 20:38
Compiuto è il giorno
l'orizzonte si merletta di nero
a ponente assiso
il tessitore di fuoco
stende drappi di sete
fiammate
sull'immota laguna.
Nell'amniotico vulcano
specchia la gondola
il volto di ferro camuso
nei legni fremiti
di foglie che furono,
essenze, forme diverse,
ravvisa nelle fiamme
il suo principio
partorita dalla mano
che tutto muta.
E quando l'ombra spegne
l'ultima scintilla
rimane riflessa
nell'olea pace.
Siamo plasmi
d'altra mano
forme cangianti
nel tempo
a fruire del medesimo
paradiso.
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