Scritto da © Eleonora Callegari - Mar, 10/05/2016 - 21:44
Siderea la luce
che generò quel raggio
ebbro di gioventù
folle nella corsa
travolse una cometa
d'angelo un'ala franse
sì che una piuma
ne impigliò la chioma
e tra il furore dei rabidi astri
nell'azzurro giunse
sfarfallò sui cirri
di Nefèle rapì l'amore
focoso fu l'abbraccio
e precipitò la piuma
di maggio lesta la brezza
la raccolse e posò quella
sulla grassa zolla...
Così la sorprese Aurora:
petali di nuvola
avea una folla
come di un angelo il candore
mistero vestiva di cometa
lieve rossore
d'un celeste amore
avea sulle gote
d'un lampo cosmico
teneva lo splendore
e quando il sole
la corolla schiuse
polvere di stelle
avea pieno il cuore:
Tea
la più bella tra le rose.
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