Einstein spirituale o novello Platone, fate Voi!

Se ascisse e ordinate
son coordinate cartesiane
e posizionano un oggetto su di un piano,
spazio e tempo
son coordinate umane
e posizionano un soggetto nell'universo.
E così lo spazio
misura la larghezza del corpo,
materia finita,
mentre il tempo
misura la lunghezza del pensiero,
spirito infinito.
La materia, inoltre, è energia commutabile
e con il tempo invecchia,
lo spirito, invece, è energia immutabile,
si mantiene sempre giovane e non ha età.
Proprio dinanzi alla sua infinita Luce,
che anima i cuori e muove le menti,
spazio e tempo si inginocchiarono
in gloria alla suprema Potenza.
E in virtù di tanto,
se il gran Renè è diventato
il padre della filosofia moderna
e quel mostro di Albert è ormai
il sinonimo dell'intelligenza,
anch'io, solo Francesco Andrea,
potrei passare negli anni a venire,
non certo alla storia
ma di sicuro alla gogna,
in veste di sommo esaltato.
Da pensator incallito, però,
da sempre alla ricerca dell'anima
e da tempo scrittore dell'amore,
mi sia allor concessa
almeno la nomea di novello Platone
se al sommo della mia esaltazione,
in tono enfatico, profferisco che l'Assoluto
con la sua immanenza
pervade e rischiara le coscienze
mentre con la sua trascendenza
dona alle menti la lungimiranza
e il suo Amor, anima dell'universo,
dà luce allo spazio e illumina il tempo.