Scritto da © stellasenzacielo - Gio, 02/06/2011 - 18:07
Ebbrezza
tra le risa serali
che accompagnano
il giorno
alla sua nostalgica conclusione,
errante traguardo
di un cerchio infrangibile.
Gli sguardi accesi
[come astri lontani]
dal vino castano
in una primavera svogliata
che si risveglia con la brina
e s'addormenta con lo scirocco,
dorata essenza
del respiro celeste.
E le rughe sulle guance,
solchi di vite
scivolate via,
incorniciano con timidezza
una nuova notte.
Rovereto, 2 giugno 2011
Caterina Manfrini
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