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Due amici inseparabili

 
 
A vederli così nessuno avrebbe sospettato che fossero tanto uniti.
Erano molto diversi l'uno dall'altro, eppure da quando si erano conosciuti non si erano più separati
Se fosse stato per Pigro non si sarebbero combattuto guerre, esplorato nuovi mondi o costruito dighe.
Lui amava starsene tranquillo, sdraiato da qualche parte pensando e ripensando a mille cose, cercando di non sprecare tempo ed energie.
Invece Operoso era tutt'altra cosa. Lui era sempre pronto a far qualcosa, lui il mondo voleva costruirlo per rendere più produttiva la sua vita
Un giorno Pigro se ne stava all'ombra di un gran melo pensando a come sarebbe stato bello poter raggiungere uno di quei frutti, uno qualsiasi non importava che fosse il più bello.
Fu in quell'istante che vide per la prima volta Operoso. Stava correndo per chissà quale meta, poi si fermò incuriosito dalla strana posa che prese Pigro.
“ Che fai sdraiato senza fare nulla ?“ Gli chiese arrestando un momento la sua corsa.
“ Sto pensando...Vorrei far arrivare quella mela fino a me “ Rispose pigro.
“ Coglila che aspetti ? O forse non ce la fai e sei malato ? “
“ No non posso... “
Operoso non lo fece nemmeno finire di parlare, si arrampico svelto sopra un ramo e raccolse la più bella tra le mele.
Pigro rimase esterrefatto di cosi tanta solerzia e pensò che tenersi Operoso vicino sarebbe stato un bel vantaggio, così gli propose d'essergli amico, di quelli veri che stanno sempre assieme .
Operoso trovò l'idea eccitante, avrebbe potuto in questo modo essere utile a qualcuno. Pigro gli era simpatico e aveva sempre un tono conciliante, lo attirava ma non sapeva bene il motivo
 
Un giorno Pigro disse all'amico : “ Chissà quant'è profondo il mare ? “
“ Non lo so “ Rispose l'amico, “ Ma non ci vorrà molto per saperlo “
Così operoso si getto nel mare e nuotò fino al largo e li si immerse per chilometri sempre più nel profondo. Poi dopo qualche ore riemerse e corse a riferire a Pigro: “ Io sono sceso fino quasi al fondo dell'oceano ero a sei mila metri di più non ce la facevo e son riemerso “
“ Bel colpo Operoso ora sappiamo che il mare è molto profondo, quasi come il meditar dei pensatori, ma... non dovevi caro amico ti sarai stancato “
“ Stancato io ? Ma niente affatto amico, ora possiamo passare la notte senza avere dubbi “
 
Un giorno Pigro se ne stava zitto osservando il cielo pensando a come sarebbe stato bello vedere da lassù. “ Si mi piacerebbe saper cosa si vede da là in alto. “
“ Dall'alto dei monti intendi ? “
“ Si dalla cima del mondo “
 
Operoso si vestì di tutto punto indossò il giaccone più pesante e scalò la cima del monte più alto che vedeva.
...“ E' bellissimo lassù e fa molto freddo. Si vedono terre a perdita d'occhio e fiumi... e in lontananza molte città. E si respira una frizzante aria pura “
“ Oh Operoso se solo fossi forte come te sarei venuto anch'io, e avrei respirato l'aria che appartiene all'infinito. Ma mi può bastare anche ciò che mi hai descritto per poter sognare “
 
Una sera Pigro chiese ad Operoso dove correva il giorno in cui si erano conosciuti.
“ Correvo verso oriente, là stanno costruendo un enorme torre per arrivare al cielo, volevo esserci e dare una mano “
“ Hai costruito altre cose in vita tua Operoso ? “
“ Certo un enorme torre in Francia, qualche piramide in Egitto, un ponte di ferro molto lungo in America e anche una lunga muraglia in Cina “
“ Hai fatto tutte queste cose ?“
“ Certo, e anche di più .“ Rispose Operoso “ E ho anche aiutato ad inventare alcune cose. Ero con Edison quando costruì la prima lampadina “
“ Ma con Edison c'ero anch'io, ma non ti ho visto “ Disse Pigro.
“ Davvero !? Io ero con lui nel laboratorio “ Precisò Operoso .
“ Ah è per questo che non ti ho visto, io ero sdraiato nel suo studiolo “ replicò Pigro.
 
“ E tu Pigro cosa hai fatto nella vita ?“
“ Io ho pensato...Ho pensato affianco ad Omero quando scriveva la sua Odissea, ed ero al lato di Alessandro Magno quando studiava le sue strategie di conquista. Parlai insieme a Lincon che mi diceva di come odiava la schiavitù, e ascoltai disteso sulla piazza di Waschinton il discorso di Martin Luter King
Ho ascoltato e mi piaceva farlo. E poi pensavo... sempre... senza cercare altro nella vita. E quando un giramondo tornava dai suoi viaggi lo pregavo di raccontarmi tutto, e pigramente ruminavo sulle immagini che i suoi racconti suggerivano alla mia mente “
 
Operoso rimase li ad ascoltare, rapito dai pensieri che Pigro srotolava che lo cullavano come una
fiaba per bambini ...e per la prima volta si addormentò senza fare progetti per l'indomani.
 
Nei giorni seguenti Operoso volle far qualcosa per quel suo caro amico. Così penso di costruirgli una casetta per dargli un tetto sulla testa. E lavorando molti giorni senza posa ne costruì una davvero bella
 
Ora quei due amici così diversi erano felici di abitare insieme. Operoso faceva molte cose per far vivere meglio Pigro, e non gli permetteva di stancarsi.
E pigro che faceva per il suo amico ?
No dico state scherzando...
E' Pigro che insegnò a Operoso a fermarsi  per assaporare il vento, di masticare piano il cibo per sentirne il gusto, di rallentare per ascoltar la primavera . Fu lui che gli insegnò ad apprezzare la lettura, che lo tenne fermo per ammirare il rosso del tramonto.
Operoso non si stancava più come faceva prima, si prendeva il tempo di apprezzare il mondo.
 
I poeti ? I poeti sono pigri, perché se ne starebbero ore chiusi in una stanza per metter per iscritto i loro dubbi.
 
Gli scrittori ? Anche loro sono pigri, perché anch'essi se ne stanno ore chiusi in una stanza per mettere per iscritto dei racconti, ma hanno il merito che mentre loro sono pigramente nelle loro stanze i loro personaggi sono in giro per il modo a sfidare draghi, a fondare regni, a risolvere dei casi disperati, a cercare isole del tesoro, a camminare su pianeti vicino ad altre stelle, ad essere a operosi e...a consigliare di essere un po' pigri.
 

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