Scritto da © Anonimo - Dom, 24/07/2011 - 12:57
M’attacco alla bocca del tunnel.
Bacio il suo vento,
e gli arruffi di luce,
sfuggiti
alla rincorsa del tempo.
E’ un sole innocente,
disperso nel nulla.
Un soffio luminoso,
inghiottito
da specchi trasparenti.
E’ il silenzio,
sopravvissuto alla rabbia
di un cielo scomparso.
Non so dove sono finito.
Dovrei inventami di nuovo.
Vendere al vento
la storia delle mie paure.
Assaggiare la gelosia furibonda
che spegne l’urgenza di vivere.
Affogare i pensieri.
Ma dove?
Nel fondo del tunnel?
Nelle creste d’onda
d’un mare increspato?
Dove?
Nel sogno d’un bambino?
Forse.
O forse,
rinascere da rigurgiti di sole.
Sognare orme di fuoco,
luci e rugiade,
su stelle che brillano
spicchi di malinconia.
Ritrovare nell’eco di campane,
il coraggio sottile
dell’alba fra le nuvole.
E nell’occhio del tunnel,
acceso d’infinito,
rivedere me stesso,
attraversato
da un volo di passeri.
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