Scritto da © Gino Soloperte - Gio, 22/09/2011 - 11:12
Dopo, ma soltanto dopo vari e vani tentativi, lei ammise, che non solo io ero precipitato nel baratro della sensuale banalita. Lei come me, si era lasciata sorprendere dalle sensazioni di quel nuovo contatto, materializzato su quel monitor che non lasciava spazio nella mente. La sua immagine mi colpiva e rinvigoriva allo stesso tempo, come liama bagnata frustava la mia indole pacifica e sopita dallo scorrere degli anni era scossa dalle frasi banali o dai baccanali evocati, suscitando in me voglie senza alcun senso, se non il pregusto per una oscena conclusione.
Le frasi lette, scritte nella finestra sotto il sorriso sensazioni condivano il nostro approccio etero ed aereo.
Trasportati così senza pudore ci lasciammo coinvolgere in un amplesso innaturale.
Chi ha mai notato il viso dell'amante durante l'attimo culmine dell'amplesso?
Penso un po tutti, è un viso diverso e pieno di tutto, ci leggi (se ne hai il tempo e la serenità) tutto, ma credo che in pochi guardano il proprio viso.
Ebbene in chat si può e si dovrebbe.
Io personalmente ho provato una brutta sensazione, ho toccato con ...mano tutta la goffaggine di cui l'uomo è caparbio produttore.
Com'è che un dono possa trasformarsi in ........?
E' così che ci si rende conto (i più fortunati) di come si è caduti dal crinale e sul versante dove non batte il sole.
Entrambi si cercano per mano, alzano le mani in cerca d'appigli, non per frenare la caduta ma per cercare appigli atti a far sì di restare su....
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