Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 21/11/2009 - 10:54
Arrivammo a quel dì
così
senza un impatto proprio
non avvertendo altro che un cielo rosso pervinca
in capo
nell’albore della sera che precedette il canto
C’erano stati latridi ad accompagnarci
compagni inascoltati, oh c’erano
ancora ci leccavano
le ferite infette
Noi inconsci, abbracciati e soli
avevamo pianto tonnellate di follia,
usurati tutti i doni, e bruciati i fuochi nella cabala,
cercato nelle nova un segno di rammoramento
I coscienti a mostrarci le piantine
a urlarci sulla faccia
inutili
da oblò muti, d’ologramma partente,
dinosauri
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