Dialogo con Dio - scherzo.

- Cosa -è? – Gli domandò
- E’ –la grammatica. – Gli rispose lui.
- E Dio? Cos’è Dio? – Insistette l’altro.
- Dio è -il predicato. – Replicò lui piccato.
-Sì, ma esiste? –
- Cazzo! – Rispose lui stavolta un po’ irritato. – Ma è quella di prima! Ti ho già risposto! - .
- Vero. – Riconobbe l’altro – Ma ho l’idea che il divino, la trascendenza, sia piuttosto confacente alla domanda che alla risposta. –
- Ma chi cerca, e anche tu, cerca risposte. - 
- Non è necessario. Il messaggio è: interrogarsi, il che corrisponde a prerogative trascendentali. Mentre rispondersi rasenta l’arroganza umana… -
- Allora Dio sarebbe l’interrogarsi… -
- Direi che Dio, se è Dio, s’interroga… -
- Vuoi dire che Dio non sa di essere Dio? -
- Cos’è, ora sei tu a fare le domande? -
- Va bene. Non è una domanda. Dio non sa di essere Dio! -
- Tu l’hai detto. –