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Scritto da © gatto - Dom, 30/10/2011 - 16:33
Viso allo specchio, occhi azzurri e
biondi capelli, il tempo, la distanza
dalla sera precedente che non torna
del rossetto sulle labbra, baciata lastra
polita per gioco elementare di ragazza.
Viso allo specchio ad interanimarsi
con il vetro, sembiante di Alessia
pari a Madonna barocca nell'attimo
di una genesi di immagine ad entrare
negli occhi campiti nelle cose del vetro.
Resistenza per caso a lambire di fianco
e di traverso di Alessia l'anima resistentissima
a incombere la sera della luna,
bellezza di Alessia ad attraversarla
e ad irradiarsi di luce verticale
sul farsi del greto dei giorni.
Di Alessia bellezza ad avvicinarsi
al plenilunio sul mare di Napoli,
in amniotica carezza sui fondali della
mente marina con le verdi alghe,
di Alessia bellezza amata da Giovanni
nel trascorrere del tempo ad affilare
le mani per la vita e in men che non si dica,
spicca in volo un gabbiano per il giorno
dei santi nel trasumanare Alessia
nell'orgasmo con lui in quel respiro.
Ed è brezza ed è rinascita il perdersi
del tempo di sedici anni contati come semi
(o tempo guadagnato tra le rose diurne)
sul balcon nel detergersi Alessia
ferite ad ogni passo e rinascere più bella.
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