Scritto da © Bruno Amore - Mer, 23/03/2011 - 15:49
Lassù s'affaccia subito ogni sera
chiara, appesa a fili d'argento, leggera
a librarsi nel vuoto blu, la mongolfiera
la luce opalina per amanti alla ringhiera.
In contraltare un'altra primizia bella
che al vespero non manca è quella stella
ti guarda là di fianco ma non è ancella
sul suo lucore è scritta più d'una novella.
E nel silenzio che discende il clivo
tra terrazze di vigne nude e d'olivo
il gufo chiama forte, fa già il divo
della campagna del prato del boschivo.
Fido latra forte intorno la sua solitudine
altri come lui di lontano, per abitudine
gli fanno eco dalla catena a case contadine
quando cadono nella notte ansie serotine.
Dev'essere qui che ognun coglie la speme
d'avere un dì di poi come si conviene
scacciando quelle che furon solo pene
cullar nel sogno la speranza d'ogni bene.
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