Scritto da © Stefania Stravato - Mar, 17/04/2012 - 09:23
dei miei giorni
[appuntati di schiena ai vetri]
ascolti l'immobile misura
levigata da pioggia, a rovesci
e i muri, tu la senti
la verità che urlano
quando si arrotolano
ai risvegli?
oh quelli, quelli
amore mio
sul negativo dell'alba
raschiano la fissità
di strade strette
e divagano, risospinti
in pendenze di risalite
semplicemente feroci, così
verso l'infinitudine dell'incolore
che non s'inverte
in suono di azzurrofine.
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