Scritto da © fantasia - Dom, 10/01/2010 - 15:18
Sono in spiaggia, di fronte al mio mare che sa ascoltare, sa comprendere, sa tacere.
Gli parlo in silenzio con i miei sguardi proiettati sulle sue onde, così uguali e così diverse, così prevedibili e imprevedibili, i miei pensieri contrastanti.
E sono qui sola, nella mia lunga sciarpa grigia. Qualche persona a far correre il proprio cane nell’immensità dell’arenile invernale deserto e qualche bimbo imbacuccato col suo papà alle prese con sabbia e sassi da lanciare in acqua. Ci vengo sempre da sola qui, nessuno vuole seguirmi, e se qualcuno lo fa, rimane indifferente alla magia delle onde, estraneo al volo dei gabbiani. Rimane lontano dal fascino del tramonto e dei suoi colori riflessi sui volti e negli occhi dei ‘poeti’ che lo sanno guardare.
Mi fa compagnia la mia solitudine e con lei assaporo queste immagini che solo il mare sa donarmi senza chiedere in cambio niente, questo scenario spettacolare in inverno.
Tendo le mani vuote all’infinito che ho davanti a me in modo da assorbire gli odori e gli aromi della salsedine, nella brezza pomeridiana e fare mie le energie che sanno trasmettere queste stupende visioni che mi si aprono dinanzi.
Qualcuno mi prende le mani, mi volto, lo guardo, è lui, lo aspettavo nei miei desideri e nei sogni segreti. E’ silenzioso come me, dolce, affascinato dalle sensazioni che solo il mare sa dare anche a lui. La sua mano è calda, forte, e stringe la mia, non vuole perdermi ora che mi ha trovata, lo stringo a me, non voglio che svanisca questa illusione divenuta realtà,
Insieme camminiamo sulla sabbia umida e soffice ad accoglierci e ammiriamo estasiati l’infinito che si apre davanti a noi. Poi ci guardiamo negli occhi e ci diciamo il nostro amore.
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