Dal buio alla luce | Poesia | Francesco Andrea Maiello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Dal buio alla luce

 

Ben 5 miliardi di anni fa

o 50 milioni di secoli addietro

che fan 5 milioni di millenni,

con lo scoppio del big bang,

nebulosa vagante

nel vuoto abissale,

suonò il gong temporale

e venne alla luce

l'universo spaziale

nel suo ristretto ambito materiale.

Tra neutroni e protoni

con moto di elettroni

era tutto un caos

donde esitò il cosmo

con l'ordine astrale

del sistema solare.

Fu l'elementare idrogeno

a dar fuoco al sole

mentre insieme all'ossigeno

scatenava l'acqua

per raffreddar la terra

nel suo nucleo incandescente.

Sull'acqua bollente

di questa piastra rovente

si calarono, poi, in cottura

molecole gassose e carboniose,

e dal brodo primordiale,

vera miscela minerale,

si approntò la vita vegetale.

Solo l'elio, l'argo e il neon,

gas nobili,

si sollevarono da terra

e presero le vie del cielo,

mentre l'idrogeno,

invero il più leggero,

si combinò con tutti

e davver ne fece tante.

Acqua santa a parte,

con l'azoto generò l'ammoniaca,

gas di odor pungente,

con lo zolfo l'acido solfidrico,

un gas dal fetor penetrante

e con il carbonio il metano,

un gas asfissiante

tanto energizzante.

Sulla terrena piastra,

non più rovente, infine,

l'acqua bollente divenne termale,

poi naturale e finanche minerale

con le sue tante bollicine,

e fu da qui che, a fuoco lento

sulla fiammella solare,

veniva alla luce la vita vegetale,

ponendo le basi dell'animazione

con l'ossigeno per la respirazione

e l'ozono per la protezione.

Nasceva così la vita sulla terra

da un freddo processo chimico

di ossidoriduzione per moto di elettroni

con sintesi di glucosio,

poi piruvato indi decarbossilato

donde l'acetil substrato infin fosforilato

fino all'adenosin trifosfato (ATP),

centrale energetica della vita

scaturita da una base azotata

e uno zucchero pentato,

quel ribosio nucleico

finanche respirato.

Ed era così che l'inerte materia

prima si organizzava in veste cellulare,

poi si duplicava (mitosi)

indi si riproduceva (meiosi),

infin si autoregolava

con i glucidi energia corrente

e moneta contante

per la respirazione,

con i lipidi olio lubrificante

per la permeazione

e grasso della materia pesante,

e alfin, con i protidi,

illuminata matrice pensante

dall'alto del DNA per l'informazione

e dell'RNA per la riproduzione.

 

 

 

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