Scritto da © Manuela Verbasi - Mar, 09/03/2010 - 19:05
[Distese bianche e gli occhi del sole su me]
Manuela
Così t'invento,
ti rivedo a stringerci nelle spalle dentro le ore, e inizio a respirare allegra, a farmi strada muovendo avanti le mani, a togliere le nebbie che m'impediscono di vederti ancor lontano.
Sono gli anni a scavare i visi ai lati delle bocche, mi dici le tristezze, foglie di carne, rossi di tulipano sul fondo del pozzo ad attenuare le cadute.
Non ci pensavo prima.
Amaranto questo battito che accelera e mi scuote vivo, già come bolla, sospesa in un pensiero o fra altre mille uguali, nel lavello in cucina sui piatti ad annegare.
Di cenere il trucco sulle palpebre, sugli zigomi e sulle impronte, il rosa carnicino è alito dolce, sapore amato.
[Distese bianche e gli occhi del sole su me]
Manuela
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