Scritto da © Manuela Verbasi - Mer, 21/04/2010 - 21:46
Le dita del cielo si fanno fronde e pioggia verde, incastonando croci d'amaretto sul sentiero. Che sia la vita così come la vedo? Nell'ombra in cui sono m'ossigena un raggio giallo, osteggia d'abbracci gli abbandoni. Cantano i giorni e contano gli anni puntando all'arancio delle mandorle bruciate. Arriverò al gazebo per la granita del mattino, la sottoveste di seta, così come in Sicilia con te geloso e i colombi nel turbo del biposto; sciò sciò diremo, tu coi ray ban a goccia da aviatore ed io col foulard bianco orgogliosamente sintetico. Scintilla l'amore negli occhi pistacchio ridenti del nylon. Plana nei cespuglietti di margherite la tua mano chiusa poi aperta sul mio seno. Che bello così.
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