Scritto da © ComPensAzione - Dom, 09/03/2014 - 22:20
Era seduta sola ad un tavolino d'angolo centellinando la bibita che aveva tra le mani guantate.
Le conversazioni attorno facevano da cornice ai suoi pensieri, non ne disturbavano lo scorrere lento, lento come il suo sorseggiare.
Il suo sguardo scorreva lungo la sala con la stessa lentezza fissandosi via via un attimo su ogni presente.
Era una donna di mezza età, i capelli grigi dai riccioli scomposti non le arrivavano alle spalle, indossava un lungo cappotto nero, come neri erano i suoi occhi che scrutavano intorno quasi alla ricerca di qualcuno.
Entrò nel locale una ragazza, e la donna sorrise nel vederla, posò il bicchiere e rimase in attesa.
La ragazza si guardò attorno indecisa, poi incrociò gli occhi della donna e si avvicinò al tavolo, scrutandola con curiosità.
- Posso abbracciarti?- La voce della donna aveva un tono profondo, la ragazza scosse la testa dai cortissimi capelli neri e si sedette.
- Non la conosco. Voglio che sia una cosa veloce; al telefono mi ha parlato di qualcosa che ha che fare con mio padre che è mancato da poco. Non capisco perché è qualcosa che deve dire a me e non a mia madre, temevo fosse la sua amante, ma la sua età mi rassicura, ma mi dica subito, tolto il dente tolto il dolore.-
La donna era visibilmente commossa.
- So cosa stai provando, e so che hai un desiderio che posso esaudire .-
- Un desiderio che riguarda mio padre ? -
- So che hai il rimpianto di non averlo potuto salutare e abbracciare per l'ultima volta e di non avergli mai detto che gli volevi bene.-
La ragazza inghiottì e gli occhi le luccicavano. - Non ho potuto farlo, ma lei come lo sa? -
La donna chinò lo sguardo - Lo so, non serve sapere altro.- Se tu potessi tornare indietro nel tempo per poterlo fare ? -
- Mi sta prendendo in giro ? - la ragazza si alzò di scatto.
- Siediti, ti prego... non andartene.- prese la mano della ragazza tirandola piano.
- Io posso farti tornare indietro, solo per pochi minuti, a te decidere quale momento scegliere. -
La ragazza guardava la donna con scetticismo. - Posso farlo - ripetè lei piano.
- Come, quando ? -
Le conversazioni attorno facevano da cornice ai suoi pensieri, non ne disturbavano lo scorrere lento, lento come il suo sorseggiare.
Il suo sguardo scorreva lungo la sala con la stessa lentezza fissandosi via via un attimo su ogni presente.
Era una donna di mezza età, i capelli grigi dai riccioli scomposti non le arrivavano alle spalle, indossava un lungo cappotto nero, come neri erano i suoi occhi che scrutavano intorno quasi alla ricerca di qualcuno.
Entrò nel locale una ragazza, e la donna sorrise nel vederla, posò il bicchiere e rimase in attesa.
La ragazza si guardò attorno indecisa, poi incrociò gli occhi della donna e si avvicinò al tavolo, scrutandola con curiosità.
- Posso abbracciarti?- La voce della donna aveva un tono profondo, la ragazza scosse la testa dai cortissimi capelli neri e si sedette.
- Non la conosco. Voglio che sia una cosa veloce; al telefono mi ha parlato di qualcosa che ha che fare con mio padre che è mancato da poco. Non capisco perché è qualcosa che deve dire a me e non a mia madre, temevo fosse la sua amante, ma la sua età mi rassicura, ma mi dica subito, tolto il dente tolto il dolore.-
La donna era visibilmente commossa.
- So cosa stai provando, e so che hai un desiderio che posso esaudire .-
- Un desiderio che riguarda mio padre ? -
- So che hai il rimpianto di non averlo potuto salutare e abbracciare per l'ultima volta e di non avergli mai detto che gli volevi bene.-
La ragazza inghiottì e gli occhi le luccicavano. - Non ho potuto farlo, ma lei come lo sa? -
La donna chinò lo sguardo - Lo so, non serve sapere altro.- Se tu potessi tornare indietro nel tempo per poterlo fare ? -
- Mi sta prendendo in giro ? - la ragazza si alzò di scatto.
- Siediti, ti prego... non andartene.- prese la mano della ragazza tirandola piano.
- Io posso farti tornare indietro, solo per pochi minuti, a te decidere quale momento scegliere. -
La ragazza guardava la donna con scetticismo. - Posso farlo - ripetè lei piano.
- Come, quando ? -
- Quando vuoi, il come non ti deve preoccupare.-
La ragazza chinò gli occhi - Ci devo pensare su.- Poi si alzò e uscì dal locale senza salutarla.
Sapeva bene, la donna, che l'avrebbe chiamata, che avrebbe accettato...era tornata indietro nel tempo proprio per quello, per risolvere quel rimpianto che l'aveva turbata tutta la vita...
Sapeva bene, la donna, che l'avrebbe chiamata, che avrebbe accettato...era tornata indietro nel tempo proprio per quello, per risolvere quel rimpianto che l'aveva turbata tutta la vita...
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