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Shabbat

Avevano acceso, al tramonto, i due lumi del Shabbat, ed erano rimaste sveglie in silenzio, ognuna a digerire il dolore della giornata. La Madre torceva le mani poggiate sul ventre, chiudeva gli occhi a tratti quando l'immagine del figlio crocefisso si faceva più viva nel ricordo appena trascorso, scorrevano le lacrime senza lamenti.     Maddalena la scrutava, avrebbe voluto abbracciarla per lenirle il dolore; era rimasta solo lei, tutti erano fuggiti a nascondersi. La tormentava il pensiero di non aver potuto disporre per la preparazione del corpo, s'era accordata, con le altre donne, per la domenica, ed era rimasta con la Madre, preoccupata per una sorta di attonita apatia che l'aveva colta. Pareva invecchiata di colpo, il corpo rimpicciolito in quel suo sedersi curvo, abbandonato. L'aveva invitata a mangiare qualcosa ma le aveva risposto con una scossa del capo e un cenno della mano. Maddalena rispettò il suo silenzio, era una pausa di cui aveva anche lei bisogno, guardava le labbra della Madre che pregavano senza suono, e rifletteva su quello che s'era fatto e su quello che ancora si doveva fare.  Era tutto successo così in fretta, l'arresto, la condanna, l'esecuzione, la sepoltura, una fretta che non aveva lasciato il tempo di assorbire gli eventi. Pensava agli altri che la paura aveva tenuti lontani dal Golgota, solo Giovanni era rimasto tra le donne e a lui Gesù aveva dato il compito di vegliare sulla Madre.  Giovanni era andato a raggiungerli dopo la chiusura del sepolcro, e non era ancora tornato, ma Maddalena sentiva nel cuore che non sarebbe venuto.  Sapeva che non ci sarebbe stato riposo al dolore, che non sarebbe riuscita a dormire.  Pensava alla delusione cocente subita dalla perdita del Maestro, all'esposizione avvenuta come se fosse messo alla stregua del peggior delinquente,  ai progetti da condividere ed ora svaniti. Ricordava le assemblee, la gente che via via aumentava, la festa che l'aveva accolto a Gerusalemme. Cosa era rimasto di tutto questo ? Le parole che accendevano i cuori alla speranza le sembravano morte anche loro su quella croce maledetta.  Aveva un carattere forte, Maddalena, restia alle lacrime che temeva dessero l'impressione di una fragilità che non provava, ma aveva pianto tanto, quel giorno, come se la rabbia di quella tragedia inaspettata avesse rotto gli argini delle sue paure.  Ma ora i suoi occhi erano asciutti. Guardava le lacrime della Madre, e lei, che madre non era, cercava di immaginare il tormento immenso che la faceva giacere senza più parole.  Fu una notte priva di voci, solo il rumore dei respiri accompagnarono il tempo, e  l'alba arrivò, infine, ricordandole che la fine del mondo per alcuni era già avvenuta. Vennero donne in visita, rimase in disparte a guardarle parlottare piano alla Madre, scambiandosi abbracci, i volti tirati e privi di sorrisi. I lumi tremolavano alla luce del giorno, li guardava fissi cercando di riordinare i pensieri. Pensava a quale potesse essere, ora, il suo posto nel mondo, il Maestro l'aveva cambiata, le aveva forgiato il cuore, era stata accolta e accettata dalla Madre come una figlia, la sua vita era mutata perché aveva trovato una famiglia con cui condividerla. Cosa sarebbe cambiato, ancora? Nessuno più a sostenerle, cosa avrebbero fatto lei e la Madre?  Passò lento, il Shabbat, l'inazione la struggeva, la costringeva a guardarsi dentro fino al profondo, alimentava pensieri rancorosi nei confronti degli uomini nascosti, sentiva la necessità di sfogarli anche solo a parole, ma le donne in lutto che si avvicendavano non avrebbero capito, forse nemmeno la Madre che sussurrava piano prendendosi sulle spalle tutte le colpe: - Se avessi detto, se avessi fatto, forse a me avrebbe dato ascolto.- Avesse dato ascolto, Maddalena lo sapeva bene, come anche la Madre, Lui non ascoltava le voci del mondo, e chi poteva, poi, immaginare una simile violenza?  Fu nuovamente tramonto, e notte insonne. Invitò la Madre a coricarsi, ma lei scosse ancora il capo senza alzare gli occhi.  Preparò i vasi degli unguenti e le erbe aromatiche, poi tornò dalla Madre inginocchiandosi ai piedi e poggiandole il capo in grembo. Lei le accarezzò i capelli, sentiva il tocco tremulo che scorreva lento, poi  alzò il viso - Verrà con me domani, Madre? -  Un nuovo diniego, e rinnovate lacrime. Si rialzò ad abbracciarla e il silenzio notturno si riempì della nenia delle preghiere recitate insieme. E sorse il Giorno...

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