Scritto da © ComPensAzione - Mar, 27/11/2012 - 09:21
Il tintinnio delle monete nella borsa ad ogni passo lo rassicuravano : sarebbe andato tutto bene . L'incontro con dei vecchi amici, la mattina, lo avevano riportato indietro nel tempo al vecchio vizio del gioco e aveva perso una buona parte della cassa comune . Temeva che qualcuno del gruppo gli chiedesse riscontro, quella sera, al momento del pagamento della cena, ma si era accordato diversamente, con l'ospite, ed ora sarebbe passato a saldare il conto. Sì, sarebbe andato tutto bene. Anche se, durante la cena, qualcuno si era accorto del suo stato d'animo nonostante il suo tentativo di dissimulare l'ansia : e se non gli avessero consegnato quanto pattuito, come avrebbe potuto giustificarsi, poi? Invece era andato tutto bene . Bene la cena - sono un bravo organizzatore - bene l'incontro , sì , ad ogni passo si sentiva orgoglioso di aver risolto ogni cosa. Ora bastava parlare con gli altri , inventarsi di una voce che aveva sentito di una cospirazione contro di loro ed invitarli a partire, subito , con il favore del buio . Sì , sì - ripeteva - sarebbe andato tutto bene. Arrivato dall'ospite ebbe però la sorpresa di non trovare più la compagnia - ecco, se n'erano andati in giro invece di coricarsi - e dove ? Uscito iniziò a girare per le strade ormai deserte, nessuno a cui chiedere indicazioni . Deve andare tutto bene, continuava a ripetersi, ma cominciava a sentire un certo peso nello stomaco che non era dovuto a quello che aveva mangiato - aveva appena appena assaggiato le portate , non si era cibato nemmeno delle parole dei compagni, la loro allegria lo aveva lasciato indifferente per i pensieri che covava nel cuore - aumentò il passo. Forse erano usciti dal paese - era una bella serata , la notte si preannunciava piena di stelle - a volte avevano l'abitudine di passeggiare discorrendo dopo cena . Ma non sempre, ma perché proprio stasera ? Il silenzio l'attorniava , solo il rumore dei suoi passi pesanti e veloci e il tintinnio delle monete . Si fermò un momento per ascoltare se si sentivano voci in lontananza , ma c'era ancora silenzio . Forse erano andati al frantoio - il giardino attorno affascinava particolarmente per la quiete degli ulivi e il profumo che vi aleggiava - sì , sarebbe andato tutto bene, doveva andare tutto bene, lo ripeteva tra se' come una cantilena . Non sarebbe servito nemmeno tornare indietro in città, sarebbero potuti andarsene da lì . Passò vicino al Tempio uscendo poi dalle mura per la Porta di Susa . Le guardie si girarono appena quando le oltrepassò e lui accennò un saluto . Il sentiero era illuminato dalla luna, s'inerpicava - a tratti - aveva il respiro affannato sia per la corsa sia per il tempo che passava . Notò delle ombre scure ai piedi di un albero - ed ora sentiva anche dei rumori , voci sussurrate e passi , alle spalle , ma ancora lontani - - Fratelli , siete voi ? - smosse una delle figure distese - Che c'è , che succede ? - - Dobbiamo andarcene, subito . C'è subbuglio, in città , tramano contro di noi. - - Ma cosa stai dicendo ? Lasciaci dormire , oggi è stata una giornata pesante . - - Perché siete usciti dalla città ? Questo è un bene , potremmo prendere la strada per Gerico , ma dobbiamo andarcene, subito . Dove sono gli altri ? - - Sono qui attorno e dormono tutti . Ormai non ci sembrava più il caso di rientrare . La notte è così serena . Lascia perdere , che vuoi che succeda, stasera ? Partiremo domani . - Il peso allo stomaco si faceva più forte , quasi un pugno a stritolargli nel ventre - No, dobbiamo andarcene subito . - Voci e passi che si avvicinavano , luci di torce che salivano ad illuminare il sentiero . - Dobbiamo andarcene , subito - ripeteva, inascoltato , ai compagni che lo guardavano stupiti , sentivano anche loro i rumori che salivano , vedevano le luci avvicinarsi. - Devo fermarli - ecco , il pensiero . Lasciò i compagni tornando indietro - la pietra che gli pareva sentire nello stomaco si ingrandiva fino a soffocargli in gola - devo fermarli , devo fermarli . Si accorse di stare piangendo senza volerlo - malediceva i suoi vecchi amici, il suo animo fragile , il fatto di aver taciuto la sua mancanza , tutto sembrava crollare, ora - si ritrovò davanti alla folla . Erano così tanti , armati di spade, bastoni , i volti incattiviti . Avrebbe potuto andarsene , lasciare che accadesse quello che non avrebbe mai voluto accadesse , oppure sacrificarsi in un ultimo atto di coraggio - Prendete me , al suo posto - ma chi era lui ? A nessuno sarebbe importato niente , nessuno l'avrebbe mai venduto per il prezzo che gli era stato pagato . Loro volevano l'Altro . Capì che non sarebbe riuscito a fermarli , che il loro istinto sarebbe stato quello di colpire , di soffocare qualsiasi reazione contraria - rimase fermo un momento , voltando lo sguardo dalla folla all'orto , più su, poi disse loro - Lo indicherò con un bacio , ma non fate del male a nessuno .- Risalì con la folla alle spalle e trovò i compagni in attesa, raggruppati , nello stesso momento Lui scendeva lentamente nella piccola radura . Cadde il silenzio , poi Giuda gli si avvicinò , un lungo sguardo - Maestro - e lo baciò ...
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