Torno, ogni tanto, davanti al loro avello
spinto dal senso di pietà, non solo quello
rendere omaggio a chi mi mise al mondo
sentire se dura il morso del rimpianto.
I fiori che vi misi l'altra volta, sono
senza colore, opachi, riarsa la corolla
appesi al vaso su quella colonna
spenti come gli occhi antichi della donna
che liscia, qui accanto, la lapide scolpita
d'una defunta affidata alla Madonna.
Forse come me ricorda e teme
che l'emozione portata dentro muoia
se non si rinverdisce la testimonianza
seppure di per sé il bisogno che ci muove
è segno inconscio della ricordanza.
Crisantemi, gerbere, orchidee perfino
illuminano di colore il travertino
dai riquadri precisi uguali come la morte
solo nomi diversi incisi ma son tutte porte
chiuse per noi per loro che son trapassati
e da vivi pensiamo, vogliano esser ricordati.
- Blog di Bruno Amore
- Login o registrati per inviare commenti
- 810 letture