Scritto da © Bruno Amore - Sab, 05/12/2009 - 08:45
Mentre l’afa di un’ultima
sera d’estate al mare
si accoscia sulla notte
apro la valigia delle vacanze
con inquietante solitudine
in processione da/per il comò
ripongo senza guardare
ma sotto la camicia azzurra
che m’hai donato
un ricciolo un lampo d’oro
cinto da un nastro rosso
i capelli biondi di quella volta
che li hai tagliati corti
m’ha fatto sobbalzare e il cuore
è fuggito all’impazzata verso
mille perché. Non l’ho messo io
lo tenevo tra le cose care preziose
ora è un affisso del tuo tranello
la pena perché reo d’amarti troppo
hai resuscitato un segno ora un assillo
uno spillone piantato nella carne viva
Io piango la tua mancanza
e tu non sei più, sei andata via.
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