Scritto da © Franco Pucci - Dom, 13/03/2011 - 06:52
credimi amico mio
niente vale il perdersi nel sognante arcobaleno
del cristallino purissimo che riluce negli occhi di un bambino
mentre gioca a nascondino con la clessidra rubandole il tempo
credimi amico mio
niente vale l’abbeverarsi alla fonte della sua stupita
e ingenua interpretazione del trascorrere delle stagioni
dove ogni piccola scoperta è premio alla sua caparbia tenacia
perché amico mio
se il racconto della vita è una fiaba scritta in quel libro
che nessuno legge più, mentre la clessidra ha scoperto il trucco
e ti nascondi tra le bugie appese alle ciglia di una zingara vagabonda
allora puoi non credermi
perché nello sfuggente e mistificatorio luccichio
dei gelidi smeraldi incastonati nell’olivastro viso della slava
ho letto che tutto era già stato scritto e nessun premio era dovuto
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