A che ora ci sarà il timore | poeti maledetti | ferdigiordano | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

A che ora ci sarà il timore

 
La paura è un ricovero, in fondo. Il frontespizio
della spinta è solo la caduta, non già ferita
e non ancora muro. Si vede l’urto
prima che si instauri la durezza del colpo
dov’era il sorriso. Si coprono i denti,
ma la follia delle labbra è il grido. Precede il sangue
se occorre, altrimenti insegue la mano che cauterizza.
La mano, più spesso della saliva, sostiene
l’uguaglianza dei lembi. Penso li voglia cucire
con l’indice e il medio: è il pronto soccorso della pelle.
Non c’è anestetico e, comunque, col sangue che esce
non farebbe in tempo ad entrare in circolo; quindi,
si aspetta la fermata del flusso, il capolinea del globulo.
Non può accadere, e non accade, perché sono
a terra da mesi. Teso, inappetibile fino alla chiesa madre:
un paese malato di ricovero. In fede, come statua.
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 3 utenti e 5121 visitatori collegati.

Utenti on-line

  • alleluja
  • Rinaldo Ambrosia
  • Marina Oddone