Scritto da © Stefania Stravato - Mer, 23/05/2012 - 17:12
la sottigliezza dei fianchi
si anima, al sospetto
come di luna piena alla notte
altrove, non c'è;
si immagina soltanto, il segno
che dia l'oriente
al fiato
restare
per amare ancora il suono lungo
che fa l'acqua
quando nasce
o darsi vinta
alle altezze del dolore
e andare
che non mi trovi qui
un altro vento
e la sua mano, per errore.
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