Scritto da © Bruno Amore - Mar, 21/06/2011 - 17:51
Avrò cent'anni, la prossima estate
di quelli corti, vissuti appena appena
con la vita che scappa tra le imposte accostate
e lì a pensare cosa è migliore a cena.
di quelli corti, vissuti appena appena
con la vita che scappa tra le imposte accostate
e lì a pensare cosa è migliore a cena.
Non lascio una scia, neppure faccio ombra
subito si cancella non c'è proemio
la voce è sommessa non ingombra
solo pensieri d'ebrezza e sono astemio.
Trattenermi non è d'uopo, meglio andare
spero provare altrove, di là m'hanno promesso
avrò lo spazio per poter raccontare
cosa mi portò ad esser 'sì depresso.
spero provare altrove, di là m'hanno promesso
avrò lo spazio per poter raccontare
cosa mi portò ad esser 'sì depresso.
Un'anima confusa e cento voglie
di quelle che non trovi al mercatino
rovistando tra colori ricami di tovaglie
dove è tutto bello assai, quasi divino.
Eppure ho raccattato d'ogni cosa
sentimenti a mazzi e con sincero giubilo
senza temere una mossa ingenerosa
anche chiuso nel guscio come un mitilo.
sentimenti a mazzi e con sincero giubilo
senza temere una mossa ingenerosa
anche chiuso nel guscio come un mitilo.
Ora che li so tutti contare
sebbene non li pianga quelli andati
ho tutti gli attrezzi per ricominciare
e gli occhi non rischiano d'essere abbagliati.
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