Scritto da © Maria34 - Lun, 28/12/2009 - 21:20
Siamo a fine anno ed in vena di ricordi, forse è questa una storia che vi ho già raccontata ma sicuramente non a dei nuovi amici:
Io so di aver avuto una nonna speciale.
Era nata il 21/7/1886 quindi all'alba del novecento aveva già 14 anni e mi affascinava sentir raccontare come si svolgeva la sua vita in quel particolare momento. Mi raccontava della sua zia "monaca" che provvedeva alla sua educazione, ai vestiti che faceva arrivare da Napoli (si era ancora alla dominazione borbonica) alle abitudini del tempo e tante altre storie molto interessanti.
Del suo fidanzamento con nonno Cesare.
. A quanto ricordo nonna Caterina mi raccontava che il loro matrimonio avvenne per uno sparo. Precisamente, come usava a quei tempi, la richiesta era stata fatta ai genitori e ai fratelli che non vedevano di buon occhio che dovesse trasferirsi in un altro paese e così l'innamorato respinto escogitò un sistema per non farsi dire: no.
Nonna Caterina sostava spesso, forse a ricamare, vicino alla finestra che dava verso il Sinello, sicuramente si affacciava ad essa per ammirare il panorama e a fantasticare. Una sera mentre all'imbrunire era in questa piacevole posizione, il giovane Cesare passò sotto quella finestra e con il suo fucile da cacciatore sparò verso o a fianco di quella finestra così da compromettere la fanciulla come a segnare un possesso: questa ragazza deve essere mia. Tutto il paese, in breve, fu al corrente della cosa e quindi compromessa. Inevitabile da parte della famiglia accettare il fidanzamento in casa e permettere che questa adorata sorella cambiasse paese.
Cominciarono i preparativi e naturalmente fecero la conoscenza con la famiglia di lui. Avvenne così che i matrimoni diventarono due poichè Nicola uno dei fratelli di nonna si innamorò di Domenica, sorella di Cesare, e così si fidanzarono anche loro.
Maria Dulbecco
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