Scritto da © Franco Pucci - Mer, 19/05/2010 - 20:42
Non ho mai capito com’è che ho potuto
bermi una schifezza di whisky annacquato
seduto al tavolino di un bar un po’ sperduto
che di Casablanca il nome avea copiato.
bermi una schifezza di whisky annacquato
seduto al tavolino di un bar un po’ sperduto
che di Casablanca il nome avea copiato.
In fondo alla mia destra il solito pianista
suonava note tristi cantando blues e canzoni
col bicchiere vuoto sul piano bene in vista
cercava di ammannirti chissà quali emozioni.
suonava note tristi cantando blues e canzoni
col bicchiere vuoto sul piano bene in vista
cercava di ammannirti chissà quali emozioni.
Seduta qui al mia fianco la bionda anni trenta
giocava a far la vamp ma era over quaranta
beveva il suo whisky guardandomi contenta
d’aver scroccato un drink al vecchio sui sessanta.
giocava a far la vamp ma era over quaranta
beveva il suo whisky guardandomi contenta
d’aver scroccato un drink al vecchio sui sessanta.
Guardandola annoiato le dissi: ”così è perfetto
perché non terminiamo la notte sul mio letto?”
“Ma come si permette? Io sono una signora.."
Urlai verso il pianista: “Sam suonala ancora!”
perché non terminiamo la notte sul mio letto?”
“Ma come si permette? Io sono una signora.."
Urlai verso il pianista: “Sam suonala ancora!”
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