Vita difficile di un traduttore
E` da mesi che non posso scrivere, o meglio tradurre correttamente. Mi ci sono provato e riprovato diverse volte per poi alla fine lasciar il tutto sospeso sino a che si presenti un giorno migliore.
Forse sono troppo severo con me stesso, ma nel tradurre me stesso, di quanto scrissi in Inglese nella lingua Italiana, e poi rileggendo la traduzione, trovo che lo scritto non risponda pienamente alla versione in Inglese. Sono incapace di trovare le parole adatte e corrispondenti o sapere se esistono parole adatte. Questo costringe in un dilungarsi di diverse parole che tramutano la snellezza dello scrivere originale in Inglese in una misera incompleta visione di quanto ottenuto precedentemente in quella lingua.
Peccato di tutto ciò. Mi scuso con i miei ancora assidui lettori, che a distanza di mesi di mio forzato silenzio, ancora mi leggono quotidianamente.
Mi rendo conto che tradurre con successo è una faticaccia ancor più grande che lo scrivere, e unicamente colui tra voi che ci si è provato può confermare quanto dissi.
Forse per voi dovrei scrivere unicamente in Italiano. Infatti, scrissi in un modo quasi brillante un paio di storie per voi che furono ben accette qui su rosso Venexiano, ma vi è pur sempre un ma o forse due.
Sono ottuagenario, forse è tempo di tralasciare le voluttà di migliorare me stesso nel mio Italiano che ho quasi re-imparato durante un arduo lavoro di anni.
Ma mi riprometto di rivedere ancora quelle traduzioni e possibilmente ripresentarvele. D'altronde sono nato e lo sono ancora caparbio, e mai mi sono rassegnato a una sconfitta. Finche si è in vita deve ugualmente esistere la volontà di combattere. Come sempre non mi darò per vinto. Al più presto quindi con qualcosa nuovo per voi lettori.
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