Taccuino di viaggio: Una Breve Visita in Cina
Era in me una curiosità prepotente di vedere quale fosse veramente la vita odierna in Cina. Questa fu la ragione per cui scelsi di viaggiare con la “China Southern Airwais” la quale mi permetteva un soggiorno di tre giorni in Guangzhou, il mio porto di arrivo, per poi riprendere il mio viaggio alla finale destinazione. Fui ripagato subito dal piacere per avere scelto di viaggiare con la “China Southern Airwais”. L’aereo era uno degli ultimi modelli di Aerobus, confortevole e il servizio da parte delle hostess era di alto standard, che raramente si trova oggigiorno su queste linee orientali, le quali a causa della grande competizione tralasciano volentieri le piccole e grandi attenzioni che sono dovute al passeggero.
La prima impressione di un viaggio e del luogo che si visita è sempre la più veritiera. Così lo fu per questo viaggio. Giungemmo alla nostra destinazione all’imbrunire e le luci della citta che erano di sotto a noi erano multiformi e colorate, determinando l’estensivo perimetro cittadino con le luci rosse del traffico che correvano veloci e ordinate sulle strade cittadine, e contrastavano con le normali illuminazioni dei centri abitati.
L’aeroporto di Guangzhou è moderno, ed ha un traffico intenso che è smaltito su due piste parallele ai lati opposti dell’aeroporto. Questo luogo nel passato era conosciuto con il vecchio nome di Canton, ed è luogo di massima importanza per la sua storia e tradizioni che l’hanno reso noto e ancora oggi uno tra i tre più importanti nella Cina, classificato per importanza immediatamente dopo Beijing e Shanghai. Quest’aeroporto è la sede della China Southern, e luogo di smistamento del traffico aereo. E` da qui che vengono ridiretti tutti i voli sia sui porti nazionale come pure quelli usati alle destinazione di porti internazionali. Devo dare merito alla China Southern Airwais che oggi è certamente una delle compagnie di prestigio internazionale e che sopra tutto pone il massimo valore sulla sicurezza del passeggero. E notizia che alcuni mesi fa ha raggiunto l’ineguagliabile record di dieci milioni di ore di volo senza alcun incidente.
Guangzhou, (Canton) è la terza più larga citta della Cina con i suoi oltre 5 milioni e mezzo di abitanti e la storia della città va a ritroso sino a risalire alla sua fondazione nel 214 BC. La città, attraverso i secoli si è sempre trovata all’avanguardia nel commercio, e negli scambi culturali, e inoltre furono qui in Canton che furono apportate riforme legali di tale importanza che hanno radicalmente modellato la vita della Cina moderna. Inoltre è in questa regione dove è parlato il Cantonese, dialetto Cinese che assieme al Mandarino formano le lingue ufficiali dell’intera Cina. Si trova alla congiunzione dei fiumi Hsi e Pei, e subito al di sotto della città incomincia l’immenso estuario a delta che discende verso il mare nelle vicinanze di Macau, noto dominio Portoghese nel passato secolo. Le terre bagnate da questo delta sono molto fertili ,e sono capaci di produrre due raccolti di riso l’anno.
Topograficamente si trova all’estremo Sud-Ovest della Cina, con clima semi-tropicale ed è ad una relativa distanza da Hong Kong e Macau con le quali rivaleggia nel vasto commercio locale. La città è divisa dall’entroterra cinese da una catena montuosa, che attraverso i secoli ha mantenuto un debito distacco all’usuale modo di vivere con il rimanente dell’entroterra Cinese, rendendola immune da contaminazione sui lati politici e civili che hanno garantito a Canton una personale impronta d’indipendenza sul lato demografico, politico-civile. Come molti altri larghi centri urbanistici nell’oriente, ho trovato come questa città, sia soggetta durante la maggioranza delle ore diurne, a una pesante coltre di smog, dovuta alla polluzione sia alle molteplici industrie locali come al pesante traffico cittadino. Questo è purtroppo oggigiorno lo scotto che l’umanità deve pagare per quello che è chiamato il benessere industriale ma che rende soffocante il continuo vivere a contatto dei monossidi scaricati nell’aria.
L’urbanistica cittadina è moderna, presenta strade larghe di almeno sei corsie, che sono capaci a mantenere viabile il traffico pesante di auto, scuter e servizi pubblici. Queste arterie cittadine sono fiancheggiate da alti condominii, intramezzati da innumerevoli shopping centres, negozi, ristoranti, tra i quali non manca l’inevitabile intrusione dei McDonalds e che bizzarramente sembravano fuori luogo qui in Cina nella loro pretesa di avere introdotto attorno al mondo i loro orribili hamburger per un frettoloso spuntino, ma purtroppo sono incapaci di offrire un pasto decente e salutare.
Voglio fare notare che questa città della Cina si presenta al nuovo arrivato non molto dissimile a una delle molte città dell’Ovest. Sono evidenti i segni di benessere, e forse qui appaiano con toni più accentuati di quanto lo siano in altre città importanti, che tutt’oggi sono sul declino della loro prosperità a causa della crescente disoccupazione, svalutazioni, e che purtroppo oggi presentano i segni di stanchezza e previsioni di un fosco domani.
Ho costatato che tre giorni sono pochi per carpire una visione completa di questa città e di quanto possa offrire al turista. Vi dovrebbe visitare un innumerevole numero di monumenti, luoghi, parchi e musei per poi valutarli e con ragione dire quali di questi siano i luoghi migliori. Ho dovuto accontentarmi di una rapida carrellata della città, accelerando i tempi mentre navigavo su un ferry sopra le acque del suo fiume, che appare maestoso, senza uguagliare la fama e la maestria del celebre Danubio.
Non di meno, The Pearl River, il fiume di questa città, che prende il nome da un isolotto somigliante a una perla, ha pure una notevole importanza alla vita e al traffico cittadino, e che unisce la fine della città entro il delta che poi sfocia su quel Mare della Cina, ponendo Canton a gomito a gomito assieme a Hong Kong e Macau con le quali citta rivaleggia.
Nelle mie visite affrettate nella città, ho visitato rapidamente il Wanguo Mall, che è il maggiore Shopping Centre cittadino, che senza dubbi offre una grande varietà di negozi che offrono articoli locali, assieme a prodotti con nomi importati e di prestigio che provengono da ogni angolo del globo. Devo confessarvi che visitando questo luogo ho dovuto ricredermi di molte cose. Era a causa del lusso sfacciato e che non si addice nell’austerità cinese, paragonabile a centri Americani e alla stessa Dubai terra dei petroldollari e meta di milionari. Nulla sembrava Cinese e quindi era impossibile pensare pure allo stesso tempo che qui fosse possibile trovare merce a buon mercato, come uno poteva sperare, sapendo di trovarsi in Cina. Ho notato che il costo di diversi articoli di cui ero interessato, uguagliavano quelli del mercato Australiano.
Un altro luogo d’obbligo di visita sono i mercati all‘aperto di Quing Ping Market, che offre al visitatore una varietà di oltre due mila bancarelle di mercanzia varia, e qui è possibile trovare oggetti ricordo a prezzi più convenienti. Forse il fatto è dovuto che questo è il mercato della gente locale e che è stato concepito per la borsa della gente Cinese, sicché il turista che lo visita se ne trova avvantaggiato.
Interessante è fare una visita al mercato delle carni, per chi è preparato al tutto, ma che senza dubbio può disturbare il visitatore occidentale. Bisogna sapere che il popolo asiatico ha concezioni diverse sul tipo di carni che considera edibili e quanto ampie siano il diverso numero di animali che per loro possono finire nel loro tegame per un ottimo arrosto o quello stufato della giornata. Ragion per cui si trova in vendita un gran numero di animali diversi che al mercato sono costretti entro gabbie troppo piccole per loro. Tutto questo fa parte delle tradizioni Cinesi, che vogliono vedere l’animale vivo e quindi questo è sgozzato lì sul luogo, sia esso un pollo, un gatto o un cane, oppure quel serpente che se comprato lo vedrete scuoiato dalla sua pelle mentre è ancora vivo. Forse penserete che queste sono usanze siano barbariche e inammissibili per molti di noi occidentali, ma sono qui tutto è possibile e fa parte di tradizioni vecchie di migliaia d’anni. E` dettato dalla loro tradizione culinaria, nella quale è ammesso che tutto quanto si vede vivo all’intorno ed è vivo e si muove può ben divenire cibo, siano queste cavallette o altri insetti vari, come scorpioni o quant’altro la vostra immaginazione vi può far pensare.
~*~
Ma com’è veramente la vita in Cina oggigiorno? Qual è la loro vita politica e quale il ragguaglio democratico tra loro e le nostre democrazie occidentali?
Lontani sono ora gli anni di Mao e così lo è il ricordo della sua marcia di socializzazione che avvenne poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Lasciò Mosca assieme a pochi fedeli, ma si ingrandì per via mentre discendeva lentamente lungo la Cina, prendendo tutto il tempo necessario per indottrinare le masse lungo la via, della necessità di una rivoluzione proletaria e della giusta unificazione sotto il Regime Comunista. Era per Mao e il suo credo una lotta giusta che anelava alla libertà di quel popolo che era rimasto schiavo per troppe generazioni sotto quei pochi ricchi padroni, i quali consideravano che tutto fosse dovuto a loro.
Oggi questo è solo storia. Di Mao, oggi in Cina rimane solo un vago ricordo e così pure del suo credo che fu trasmesso al popolo attraverso il famoso libretto rosso, che fu bibbia per il popolo Cinese per oltre trent’anni. Di quel passato ben poco è rimasto nella memoria del Cinese odierno. La Cina, come il resto del mondo, ha visto nell’ultimo mezzo secolo un mutamento enorme nello standard di vita. Dobbiamo ammettere che per il popolo cinese i progressi sono stati ancor maggiori e di questo dobbiamo dar credito ai diversi governi che si sono susseguiti da quei primi giorni rivoluzionari di Mao e hanno creato un nuovo volto a questo immenso paese.
Tutt’oggi la popolazione Cinese ha solamente vaghi ricordi di quel passato vissuto dai loro nonni. Vive una vita molto più emancipata, dove è evidente il benessere, e per quanto ho costatato, vivono alla pari con il mondo occidentale. Vivono in abitazioni moderne, vestono secondo la moda, scorrazzano sulle strade con automobili eleganti costruite localmente oppure importate. Usano pure nel traffico cittadino degli scooter veloci e aerodinamici. Usa fare le sue compere in supermercati che sembrano ben forniti di merci e sono moderni nella costruzione, e inoltre ho pure notato come un gran numero di loro, frequenti ristoranti alla moda. Quindi, si può concludere che il loro modo di vita non è dissimile da quello che conosciamo in altri paesi progrediti e di stile occidentale. Sembra che tutt’oggi la credenza passata che lo Stato è il padrone di tutto sia null’altro che un mito. Possiedono come noi case, appartamenti, hanno dato vita ai propri affari che sono profittevoli, ed altri hanno lavori che sono ben retribuiti. Tutto scorre nel modo normale come avviene nella maggioranza dei paesi moderni e progrediti.
Politicamente non posso dettagliatamente parlare degli affari di questo paese. Posso unicamente dirvi che durante i giorni in cui mi trovavo in Cina, esisteva una lotta tra i rappresentanti del partito per creare il nuovo potere politico. Erano decretati cambi del potere e di chi avrà il compito di condurre la Cina entro il prossimo decennio di prosperità`. Era evidente, seguendo i bollettini televisivi che erano trasmessi in rapida successione, era evidente che esisteva una lotta tra gli Élite locali, ma sembra ora, dopo che ora tutto e` tornato alla mnormalita`, dopo che sono stati eletti i dirigenti politicie per il prossimo decennio di prosperità economica-sociale.
Sembra che i bollettini di notizie politiche locali fossero gli unici trasmessi, dando risalto unicamente ai fatti di cronaca che erano esclusivamente cinesi. Sembra che ignorino i fatti di cronaca di quanto avvenga nel resto del mondo. Forse si sentono al centro di gravitazione sicché il resto del mondo ha una limitata importanza per le cronache giornaliere.
Ma non lo è altrettanto la stampa. Ovverosia parlo dell’unico giornale locale che è pubblicato in lingua Inglese. E` dal “China Daily”, che ho avuto modo di leggere alcuni fatti di cronaca che trovai di un certo valore e che riporto qui brevemente per voi.
In prima pagina appare un articolo, Factory output rebounds, nel quale si legge come per la prima volta in 13 mesi le fabbriche locali siano ritornate nuovamente in fase di espansione e con una crescita dei prodotti esportati, la quale appare la più alta dal maggio del 2010.
Riguardi ai fatti “Around China” si nota come pure qui esistono scandali politici. Riguarda il capo del Partito comunista locale che è stato involto in un Sex Scandal e nel quale appare assieme a una prostituta in un porno video.
In un altro articolo si parla di una giovane ragazza di 17 anni, studentessa di medicina che morta in un incidente, ha lasciato in dono i suoi organi all’ospedale locale i quali sono stati usati per salvare la vita di diversi bisognosi. L’articolo fa notare che l’ospedale durante gli ultimi 2 anni ha ricevuto ben 1300 organi diversi che sono stati trapiantati a pazienti bisognosi.
Ed eccovi ora un caso curioso. Una vecchia coppia locale da quattro anni rifiuta che la loro casa sia demolita per dar via a una nuova autostrada. Il caso incominciò quattro anni orsono e ha ora posto un arresto alla costruzione e all’uso di quest’arteria stradale perché la compensazione statale per l’acquisto di tale proprietà non era sufficiente a quella vecchia coppia di cinisi per comprare una simile abitazione nelle vicinanze.
Eccovi ora una notizia che riguarda l’Italia e in particolare la casa automobilistica Ferrari. La testata dell’articolo annuncia a larghe lettere; Ferrari: 20 years route to success in China. E` di questi giorni che il Presidente della Ferrari, il Sig. Montezemolo ha atteso alla fiera dell’automobile in questa citta`. Prodemente, Mr. Montezemolo afferma alla stampa locale. “Sono oltre vent’anni da quando la nostra prima Ferrari, fu esportata in Cina. Questo è unicamente il principio. Sono fiero per quanto sino ad ora abbiamo ottenuto. Con piacere ringrazio tutti quelli che hanno collaborato con la loro passione automobilistica, dando via, assieme a noi, al sogno delle macchine sportive in questo paese. Credo e con ragione che la Ferrari continuerà il suo cammino di progresso, a pari passi, con quello della Cina.”
Come ultimo riporto una nota che traggo dal China Daily, su Lettere al Direttore, inviata da un turista Australiano, A big thank you from Australia.
“Sono ritornato in Australia dopo una visita di 28 giorni alla Cina nella quale ho avuto modo di visitare diverse città. Desidero ringraziare una quantità enorme di persone che hanno reso piacevole la mia visita dimostrando il calore della loro amicizia e aiuto. In nessun altro luogo nel mondo ho trovato gente più cordiale di quanto lo sia il popolo Cinese, che ha reso possibile che il mio viaggio fosse piacevole e sicuro, rendendolo interessante e capace di mutua comprensione nella differenza delle nostre culture.
Lo scrivente è Allan Cobden di Sydney. Ma posso dire che non è l’unico ad avere tale pensiero di ringraziamento al popolo Cinese. Fu durante il ritorno in Australia dal mio viaggio che ebbi modo di scambiare alcuni commenti sulla Cina assieme a Greg.
Posso dire che Greg coosce bene la Cina e ha assimilato molto della vita semplice che si trova nell’interno della Cina. Disse che era di ritorno dal suo quarto viaggio in quel paese e che ognuno fu della durata di diverse settimane. E` ritornato come turista con molto piacere, e si è inoltrato in profondità all’interno di quelle province, e mai ha trovato un ostacolo o impedimenti burocratici. Nessuno mai ha ostacolato il suo cammino ed è sempre stato libero di scorrazzare a piacere suo per visitare luoghi nuovi indicategli dalla gente locale. A volte ha ricevuto aiuto utile e informazioni dalla polizia locale. Durante gli scorsi quattro anni si è creata in lui una grande stima per la gente locale che è venuta a conoscere durante le sue peregrinazioni all’interno della Cina, viaggiando da solo e con minima conoscenza della lingua e dei costumi locali. Mai si è sentito in pericolo o ostacolato nel muoversi in un paese remoto sperso su un vasto territorio. Disse che la sua unica difficoltà fu nello scambiare il suo denaro depositato su una carta di credito di una banca Australiana. Attraverso consiglio di una banca locale trasferì il suo acconto con la banca cinese e questo facilitò l’uso di ATM locali, che prima rifiutavano la carta di credito su un acconto Australiano. In questo modo tutti i suoi problemi finirono. Penso che questa testimonianza di Greg sulla fondamentale libertà esistente in Cina sia fondamentale per epilogare quale veramente sia la vita in Cina oggi. Non occorre aggiungere altro per dirvi quale sia veramente questo paese, d’immensa vastità, razze, dialetti ma che ha un popolo generoso e ospitale.
Questo è quanto posso dirvi sulle mie impressioni di viaggio. Posso dire che è stato un piacere aver visitato Canton ed essere venuto a contatto con la vita reale in Cina.
Di una cosa sola mi sento dispiaciuto. E` di non poter condividere assieme a Greg le sue esperienze di viaggio nel prossimo anno e assieme a lui viaggiare a piacimento in lungo e largo entro quelle province Cinesi. Se solo potessi avere vent’anni in meno sulle mie vecchie spalle, mi sentirei un rinato “Back Packer”. Credetemi, allora questo piacere non me lo toglierebbe nessuno!
- Blog di Carlo Gabbi
- 1027 letture