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Pensieri di un Novantenne

Pensieri di un Novantenne
Pensieri di un Novantenne
 
(Ripiangendo il mio piccolo mondo passato)
 
Nell’attraversare, passo a passo, la mia lunga vita ho avuto modo di vedere molte cose e vedo quanto pochi attimi di vita furono calmi e rilassanti. Lotte, dilemmi, preoccupazioni furono sempre presenti nella mia vita, ma speravo in giorni migliori al raggiungimento della vecchiaia, poiché oggi, a   differenza dei giorni lontani e semplici della mia infanzia, nel campo delle scienze e della tecnica sembrava di avere raggiunto lo zenit, capace quindi di garantirci una vita più dinamica e felice.
Purtroppo questi sogni di un mondo migliore è miseramente crollato all’improvviso. Davanti a noi si è presentato un nemico formidabile che non ha volto e neppure veste la tuta mimetizzata ma è capace di mietere migliaia di vite umane oggi, duplicandole domani e triplicandole il giorno successivo. Il suo nome è “Corona Virus” che ci ha colpito mesi orsono con le sue prime vittime. Da allora la scienza e la medicina cerca invano un vaccino capace di proteggerci contro questo sconosciuto nemico che impaurisce l’umanità e riduce giornalmente tutte le credibilità di benessere ancora esistenti.
Oggi, dopo due settimane di forzata reclusione casalinga, mi sono arrischiato di andare in città. Trovai poche persone al supermercato e tutte con facce serie e preoccupate, mentre affrettatamente sospingevano il loro il carrello semivuoto con poche provviste trovate sopra le scansie di viveri e generi di primaria necessità nei negozi.
La gente camminava distanziata, muta e sospettosa, di coloro che incrociavano la loro via. Molti portano mascherine sopra il volto, e guanti sulle mani, per proteggessi da possibili contagi. Quei pochi passanti, erano ammutoliti vedendo molti negozi chiusi con cartelli affissi sulle porte, giustificando “Chiusi sino ad ulteriori regolamentazioni.”
 Le panchine, che nel passato erano poste lungo la via per riposarsi sono state rimosse per evitare il diretto contatto tra persone, poiché il regolamento governativo odierno impone un metro e mezzo di distanza.
Queste visioni mi hanno portato indietro col pensiero, agli anni di guerra, alla fame, alla paura dipinta sui volti dei pochi, che allora camminava alla chetichella sulle vie cittadine.
Si, la paura oggi è enorme, come lo era allora. Paura oggi di quel nemico invisibile che pure è capace di uccidere. Migliaia di persone muore giorno dopo giorno e non si sa per quanto a lungo la carneficina continuerà. Il nemico odierno non veste una tuta mimetica o porta a tracolla un fucile, come lo era durante la guerra. Non si può vederlo ed opera silenziosamente. Quanto si sa, arriva attraverso le cronache televisive, che parla di come i morti si moltiplicano, e delle restrizioni governative necessarie. Negozi, uffici, fabbriche vengono chiusi e nasce il malumore pubblico, mentre la disoccupazione cresce, e il mondo viene messo in ginocchio come lo fu nel in quei anni lontani, ‘920, ’930. Anni che videro pure la mia nascita. Come allora ci attende miseria, paura, scoraggiamento, oggi come lo era allora. Ci viene naturale il chiederci, “ma quando il tutto finirà?”
È di questi giorni che una accusa tremenda è stata lanciata dalla Casa Bianca negli USA. Implica che questo virus sia stato creato in un laboratorio farmaceutico cinese, e poi messo in circolazione nel mondo per poi poter ricavare un immenso profitto monetario, immettendo sul mercato un prodotto capace di combattere i Virus.
A questa ignominiosa accusa non esiste ancora una risposta. Forse sono voci lanciate con destrezza condizionate da ragioni politiche. Non dimentichiamo che Presidente Trump è uso nella sua campagna elettorale di usare qualsiasi chiavistello pur di raggiungere una vittoria e un’estensione di quattro anni al potere. Potrà questo nuovo Machiavelliano istrumento influire sul popolo americano? Ne dubito, poiché se fosse vero la democrazia ne risentirebbe.
Ma quello che vediamo ora è una crescita a dismisura di morti che raddoppiano e triplicano giorno dopo giorno.
Così a ragione la gente si chiede “Quando mai vedremo la fine di tutto ciò e a quale sarà il costo di vite umane?

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Grazie per queste riflessioni
 

ritratto di Carlo Gabbi
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Non ho il piacare di conoscerti, ara Nefelia. Grazie di avermi letto. ora sto scrivendo la seconda parte, dove potrai vedere un mondo diverso dell'attuale, il mondo che esisteva alla mia gioventu`.. Cari saluti dall'Australia!
 

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Un caro saluto a Lei dalla martoriata Brescia
 

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